Un nome originale per un vino raro e inconsueto.
Nella classica parlata locale, “rabel” indica chiasso festoso e rumorosa allegria, significato che si addice a questo vino che rompe con vecchi stereotipati schemi.
Ma vuole anche riprendere la tipica frase piemontese “ant ël rabel i stoma lì daspërnoi, content ‘d esse ansem, parland sensa dì na paròla” (tra il clamore della folla ce ne stiamo io e te, felici di essere insieme, parlando senza dire nemmeno una parola), ed esaltare il desiderio di volersi isolare dal mondo esterno in ristretta e intima compagnia, per gustare insieme le piccole gioie della vita e poter dare corso a piacevoli e serene meditazioni.
E’ ben vero che le Langhe sono patria dei grandi vini rossi piemontesi, vanto dell’intera enologia italiana. Ma c’è aria di novità nei vini bianchi. Un rilevante contributo è portato da Rabel che si rivela un importante ed interessante protagonista, grazie anche alla sua spiccata personalità e rara eleganza.
Ottenuto da un sapiente assemblaggio di uve bianche, Rabel è frutto di un accurato e paziente lavoro di ricerca e di prove, che ha saputo esaltare sfumature di gusto e di profumo, dovute alle particolari condizioni climatiche.
Rabel è un vino bianco di rilevante struttura e di colore paglierino con intensi accattivanti riflessi verdolini, dal caratteristico sapore pieno e complesso, fruttato ma secco, gradevolmente acidulo pur tuttavia armonico ed equilibrato.
Presenta speciali e intensi profumi di erbe aromatiche e di fiori di campo, lunghi e persistenti, unitamente a sentori fruttati e delicate sfumature, con nuance di agrumi gradevolmente coinvolgenti.
E’ ottimo con vari accostamenti, dai formaggi sapidi al pesce e ai crostacei, ai carpacci di carne e pesce, ma anche alle semplici zuppe di verdure e ai salumi in genere. Permette abbinamenti inconsueti e può costituire un intricante aperitivo.
Deve essere bevuto fresco, ad una temperatura di 8 – 10°C.