In tutto il mondo sono molto numerosi i distillati che si ottengono dai più disparati prodotti.
Tuttavia il termine Grappa è riservato per tradizione, per cultura e per legge, in base al Regolamento UE, solo all’acquavite italiana ottenuta dalle vinacce fresche con una eventuale percentuale di sedimenti del vino.
L’origine della grappa è antichissima e alcune leggende parlano di un legionario romano che riportò dall’Egitto gli alambicchi e le tecniche necessarie per ottenere questo famoso distillato in base ad un processo assimilabile in qualche modo a quelli attualmente applicati.
La Grappa di Barolo è ottenuta unicamente da vinacce di Barolo e cioè dalle bucce degli acini di Nebbiolo da Barolo dopo pressatura soffice. Quindi esse sono ricche di umidità e di succo, e la trasformazione può avvenire lentamente e delicatamente, mantenendo sotto stretto controllo il processo di fermentazione.
La distillazione della vera Grappa di Barolo viene eseguita solo in tradizionali alambicchi “a vapore” che permettono di ottenere la migliore qualità poiché il processo avviene con estrema dolcezza e facilitano l’eliminazione delle impurità.
Dall’alambicco si ricava così grappa limpida, che è trasferita in apposite vecchie e preziose botti di legni pregiati, soprattutto di castagno, dove viene lasciata invecchiare per lunghi periodi nelle cantine dedicate a questo specifico impiego.
In questo modo la grappa acquista gli specifici caratteri organolettici, il profumo e il sapore delicati e vellutati, con tonalità secche e morbide allo stesso tempo e con il continuo ricordo e riferimento al vino di origine.
Inoltre, l’invecchiamento nelle piccole botti di castagno, conferisce una delicata tonalità di colore paglierino che la contraddistingue in modo inconfondibile.
La vera Grappa di Barolo è quindi una grappa monovitigno, affinata in legno e invecchiata, in piena purezza, senza aggiunta di prodotti aromatizzanti. Deve avere una gradazione alcolica minima di 40% vol., ma normalmente raggiunge i 43° e deve essere servita ad una temperatura intorno ai 17°C.
Un bicchiere a tulipano di medie dimensioni, leggermente panciuto, permette di esaltare le più importanti caratteristiche organolettiche e di apprezzare al meglio gli aromi e i profumi.