C’è una vecchia diatriba che continua ad appassionare la gente: c’è chi vuole “barbera” come nome femminile, e chi invece sostiene che è maschio, come i suoi caratteri vinosi. Comunque, la tradizione dialettale è dalla parte dei primi.
Rosso purpureo è il suo colore, ricco di una vivace tonalità molto piacevole. Un bouquet ricco di fiori e di frutti ricorda la pesca, l’albicocca, la mela ed i fiori di campo.
Ricco è il suo sapore, di struttura e di corpo, con un’acidità spiccata che fa vincere il tempo.
Numerose sono le sue possibilità di andare d’accordo con i piatti, a partire dai fritti, per passare ai bolliti, ai formaggi di media stagionatura, alla tradizionale bagna càuda.
L’appellativo “Superiore” è conferito, come previsto dal relativo Disciplinare, grazie al prolungato invecchiamento in botte di legno e al diradamento particolarmente severo dei grappoli in vigna, prima della maturazione.
L’alcol minimo è di 12,5% vol.: servitela senza parsimonia alla temperatura di 14 – 16°C.